Se volessimo cogliere l'importanza
che il convivio riveste per la nostra civiltà,
come momento non di mera socializzazione,
utile alla gestione del tempo,
ma come passaggio fondamentale alla crescita individuale,
anche spirituale,
non potremmo far altro che
gettare lo sguardo a quel mondo antico,
che in tal senso è un ineguagliabile paradigma.
Tralasciamo il fatto che, attorno un simposio occasionale,
si costruisce un episodio chiave nella storia di un pensiero religioso,
che ha avuto i riflessi che sappiamo nell'arco dei secoli.
E tralasciamo anche la citazione
di un'opera fondamentale del corpus platonico,
dedicato al tema dell'amore, e intitolato proprio "Il Convivio".
Ciò che restituisce la cifra di quanto i simposi fossero importanti,
nel mondo antico, è un dato della cultura materiale.
Si trovano, infatti, pavimenti di triclinio con mosaici
raffiguranti i rimasugli di cibi, dopo un banchetto.
Quello che per intenderci noi provvediamo a spazzare via
il più rapidamente possibile,
diventava il simbolo imperitura
di un momento di incontro di anime,
minuziosamente regolato e codificato.